Per capire bene la teoria sulle matrici devi fare mente locale su quello da
prendere come definizione: cioè su quello da cui parti. La definizione di
(cioè il significato che si dedice di assegnare alle parole) "matrice
invertibile" è la seguente:
Si consideri una matrice quadrata A, essa è invertibile se e soltanto se
esiste una matrice B tale che AB = I.
a) la definizione è "progettata" solo per le matrici quadrate (proposizione
prima della virgola), pertanto NON HA SENSO chiedersi se una matrice non
quadrata è invertibile; inoltre non si dice che A è invertibile se e solo se
è quadrata: la locuzione A è quadrata non rientra nella doppia implicazione.
b) dalla definizione di cui sopra e da quella di rango si DEDUCE (e NON: si
afferma per definizione), cioè si può DIMOSTRARE a PARTIRE dalla
definizione, che se A è quadrata E ha rango massimo allora è invertibile e,
viceversa, se A ha rango massimo ED è quadrata allora è invertibile, cioè si
può affermare:
Sia A una matrice quadrata, essa è invertibile se e solo se è di rango
massimo (la locuzione "A matrice quadrata" non rientra nella doppia
implicazione).
Non scoradare che il fatto, per una matrice, di essere di rango massimo non
vuol dire che sia quadrata: ad esempio se A è una matrice 4x3 diciamo che ha
rango massimo se il suo rango è 3, cioè se è pari al min{3,4};
c) un'altra importante DEDUZIONE è che se A è una matrice quadrata e
invertibile, cioè se esiste una matrice B tale che AB = I, allora si ha
anche che BA = I;
d) si può ancora DEDURRE che se A non è invertibile allora esiste una
matrice C tale che AC = A e C NON è la matrice identica. Si noti che, in
questo caso non si richiede che A sia quadrata.
Ciao e spero di essere stato utile.
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