Discussione:
[aiutooo!] Insiemi compatti
(troppo vecchio per rispondere)
Kiuhnm
2005-05-30 13:58:27 UTC
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Non pensavo che la topologia fosse così incasinata. Rudin è stringatissimo.
Aiutatemi a capire, per favore.

Con "copertura aperta(?)" di un insieme E in uno spazio metrico X
intendiamo una collezione {G_a} di aperti di X t.c. E < U_a G_a.

Un sottoinsieme K di uno spazio metrico X è detto compatto se ogni
"copertura aperta" di K contiene una sottocopertura finita.

Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?

Ma perché si parla di "compattezza"?
Da dove viene questa terminologia?
Per me il concetto di "compattezza" è completamente nuovo, quindi
abbiate pazienza.

Kiuhnm
Adam Atkinson
2005-05-30 14:11:21 UTC
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Post by Kiuhnm
Con "copertura aperta(?)"
coprimento? Non ho molti libri di matematica in italiano.
Post by Kiuhnm
di un insieme E in uno spazio metrico X
intendiamo una collezione {G_a} di aperti di X t.c. E < U_a G_a.
Un sottoinsieme K di uno spazio metrico X è detto compatto se ogni
"copertura aperta" di K contiene una sottocopertura finita.
Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?
K non e' un sottoinsieme di una copertura aperta. E' un sottoinsieme
di X.
Toyotoshy
2005-05-30 14:13:55 UTC
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Caao Kiuhm,
Post by Kiuhnm
Non pensavo che la topologia fosse così incasinata. Rudin è stringatissimo.
Aiutatemi a capire, per favore.
Con "copertura aperta(?)" di un insieme E in uno spazio metrico X
intendiamo una collezione {G_a} di aperti di X t.c. E < U_a G_a.
Un sottoinsieme K di uno spazio metrico X è detto compatto se ogni
"copertura aperta" di K contiene una sottocopertura finita.
Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?
no guarda, non dice per niente che e' sottoinsisme della
copertura(occhio a quali sono gli insiemi e quali glielementi in quello
che scrivi!), ma dice che e' ricopribile da un numero finito di elementi
della copertura, qualsiasi sia la copertura, cioe' che e' *contenuto* in
un unione *finita* di elementi della copertura.
ciao
--
Toyotoshy, Linux User # 312588
powered by Debian GNU/Linux and /dev/math!
Kiuhnm
2005-05-30 14:23:39 UTC
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Post by Kiuhnm
Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?
No, non ho scritto quello che pensavo(!).

Volevo dire

"Significa forse che K oltre ad essere COPERTO dalla copertura
aperta deve anche esserlo da una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?"

Mi sapreste dire perché si parla di "compattezza"?

Kiuhnm
Kiuhnm
2005-05-30 14:30:24 UTC
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Post by Kiuhnm
No, non ho scritto quello che pensavo(!).
Invece sì. Per un attimo ho pensato che la copertura fosse l'unione
degli aperti della collezione, invece è la collezione.

Kiuhnm
Enrico Gregorio
2005-05-30 14:49:29 UTC
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Post by Kiuhnm
Post by Kiuhnm
Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?
No, non ho scritto quello che pensavo(!).
Volevo dire
"Significa forse che K oltre ad essere COPERTO dalla copertura
aperta deve anche esserlo da una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?"
Mi sapreste dire perché si parla di "compattezza"?
Ogni volta che puoi scrivere K come sottoinsieme dell'unione
di un insieme di aperti, allora K è sottoinsieme dell'unione
di un sottoinsieme finito dell'insieme di aperti.

Esempio: un intervallo chiuso e limitato della retta reale.

L'idea di compattezza è nata in un altro modo: un insieme
compatto della retta (o del piano) è uno in cui ogni successione
ha una sottosuccessione convergente. Quindi "non se ne va troppo
in là", pur essendo magari infinito (ogni insieme finito è
ovviamente compatto).

La successione dei naturali, per esempio, non ha sottosuccessioni
convergenti; quindi la retta reale non è compatta.

Quando si è cominciato a studiare la topologia con gli
aperti, invece che con la convergenza, ci si è accorti della
semplice caratterizzazione della compattezza secondo la
definizione attuale.

Attenzione: se lo spazio topologico non ha certe proprietà
particolari, la "compattezza per successioni" non è
equivalente alla compattezza. Lo è negli spazi metrici
(essenzialmente perché ogni punto ha un insieme fondamentale
di intorni numerabile).

Esercizio: Può esserti utile provare a dimostrare la compattezza
di [0,1] con gli aperti e con le successioni, per vedere
somiglianze e differenza. Poi magari cimentarti nel vedere
che i due concetti sono equivalenti negli spazi metrici.

La corretta nozione equivalente usa le "reti" (cioè
successioni generalizzate aventi come dominio un
insieme ordinato diretto verso l'alto). Uno spazio
topologico è compatto se e solo se ogni rete ha una
sottorete convergente.

Ma prova a dimostrare il teorema di Tychonov con le reti!
Già non è così banale con gli aperti!

Curiosità: il teorema di Tychonov è equivalente all'assioma
di scelta.

Ciao
Enrico
Kiuhnm
2005-05-30 15:40:06 UTC
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Post by Enrico Gregorio
Ogni volta che puoi scrivere K come sottoinsieme dell'unione
di un insieme di aperti, allora K è sottoinsieme dell'unione
di un sottoinsieme finito dell'insieme di aperti.
Questo sse K è compatto, giusto? Cioè K è compatto sse ogni sua
copertura "contiene" anche una sottocopertura finita.
Post by Enrico Gregorio
Esempio: un intervallo chiuso e limitato della retta reale.
Una cosa che mi è rimasta impressa è che in R^n con n > 1 tale
intervallo non contiene aperti, quindi suppongo che siamo in R^1.
Chiusa questa parentesi, l'intervallo non contiene infiniti aperti?
Ammettiamo che K sia un sottoinsieme dell'intervallo di cui parli.
Se come copertura scelgo una collezione infinita di aperti non è detto
che esista una sottocopertura finita.
Per esempio nell'intervallo [0,1] non potrei scegliere gli aperti
determinati dalla serie Sum 1/2^n che converge a 1? Otterrei infiniti
aperti sempre più piccoli verso 1. Potrei allargarli un po' in modo che
si sovrappongano leggermente e non lascino buchi.
In tal caso esisterebbe una copertura infinita di K = (1/2, 1), ma non
finita.
Dove sbaglio???
Post by Enrico Gregorio
L'idea di compattezza è nata in un altro modo: un insieme
compatto della retta (o del piano) è uno in cui ogni successione
ha una sottosuccessione convergente. Quindi "non se ne va troppo
in là", pur essendo magari infinito (ogni insieme finito è
ovviamente compatto).
La successione dei naturali, per esempio, non ha sottosuccessioni
convergenti; quindi la retta reale non è compatta.
Perché non ha punti di accumulazione, giusto? Una sottosuccessione
dovrebbe convergere sempre verso un punto di accumulazione.
Quindi la successione dei reali (ammesso che si possa parlare di
successione) è ultra-compatta!
Post by Enrico Gregorio
Esercizio: Può esserti utile provare a dimostrare la compattezza
di [0,1] con gli aperti e con le successioni, per vedere
somiglianze e differenza. Poi magari cimentarti nel vedere
che i due concetti sono equivalenti negli spazi metrici.
Con le successioni è chiaramente compatto (non basta dire che è
perfetto?), ma con gli aperti, come hai visto all'inizio del post,
giungo al risultato opposto.
Post by Enrico Gregorio
La corretta nozione equivalente usa le "reti" (cioè
[...]

Lasciamo stare le reti, per favore...!

Kiuhnm
Enrico Gregorio
2005-05-30 16:06:40 UTC
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Post by Kiuhnm
Post by Enrico Gregorio
Ogni volta che puoi scrivere K come sottoinsieme dell'unione
di un insieme di aperti, allora K è sottoinsieme dell'unione
di un sottoinsieme finito dell'insieme di aperti.
Questo sse K è compatto, giusto? Cioè K è compatto sse ogni sua
copertura "contiene" anche una sottocopertura finita.
Era appunto la definizione di compatto, sì.
Post by Kiuhnm
Post by Enrico Gregorio
Esempio: un intervallo chiuso e limitato della retta reale.
Una cosa che mi è rimasta impressa è che in R^n con n > 1 tale
intervallo non contiene aperti, quindi suppongo che siamo in R^1.
Che cavolo stai dicendo, Willis? (Era il modo di dire di un vecchio
telefilm, quello con Arnold). Un intervallo della retta reale
è un sottoinsieme di R, di chi se no?
Post by Kiuhnm
Chiusa questa parentesi, l'intervallo non contiene infiniti aperti?
Ammettiamo che K sia un sottoinsieme dell'intervallo di cui parli.
Se come copertura scelgo una collezione infinita di aperti non è detto
che esista una sottocopertura finita.
Per esempio nell'intervallo [0,1] non potrei scegliere gli aperti
determinati dalla serie Sum 1/2^n che converge a 1? Otterrei infiniti
aperti sempre più piccoli verso 1. Potrei allargarli un po' in modo che
si sovrappongano leggermente e non lascino buchi.
In tal caso esisterebbe una copertura infinita di K = (1/2, 1), ma non
finita.
Dove sbaglio???
Che quegli aperti non coprono [0,1]. E se li "allarghi un pochino" ...
Ma ti chiedevo di dimostrare che [0,1] è compatto, non (1/2,1) che
non lo è (non è chiuso in R). Un sottoinsieme compatto in uno spazio
di Hausdorff è chiuso, come si verifica "facilmente".
Post by Kiuhnm
Post by Enrico Gregorio
L'idea di compattezza è nata in un altro modo: un insieme
compatto della retta (o del piano) è uno in cui ogni successione
ha una sottosuccessione convergente. Quindi "non se ne va troppo
in là", pur essendo magari infinito (ogni insieme finito è
ovviamente compatto).
La successione dei naturali, per esempio, non ha sottosuccessioni
convergenti; quindi la retta reale non è compatta.
Perché non ha punti di accumulazione, giusto? Una sottosuccessione
dovrebbe convergere sempre verso un punto di accumulazione.
Quindi la successione dei reali (ammesso che si possa parlare di
successione) è ultra-compatta!
Non si può, ovviamente, parlare di successione dei reali
che non sono numerabili. E la retta reale non è evidentemente
compatta: (-n,n), al variare di n coprono R, ma non se ne può
estrarre un sottoricoprimento finito. Del resto R non è compatto
per successioni.
Post by Kiuhnm
Post by Enrico Gregorio
Esercizio: Può esserti utile provare a dimostrare la compattezza
di [0,1] con gli aperti e con le successioni, per vedere
somiglianze e differenza. Poi magari cimentarti nel vedere
che i due concetti sono equivalenti negli spazi metrici.
Con le successioni è chiaramente compatto (non basta dire che è
perfetto?), ma con gli aperti, come hai visto all'inizio del post,
giungo al risultato opposto.
Sul "chiaramente" avrei qualche esitazione. Quanto al risultato
opposto, meglio che tu ci rifletta, no?

Ciao
Enrico
Kiuhnm
2005-05-30 16:54:45 UTC
Permalink
Post by Enrico Gregorio
Che cavolo stai dicendo, Willis? (Era il modo di dire di un vecchio
telefilm, quello con Arnold). Un intervallo della retta reale
è un sottoinsieme di R, di chi se no?
Vabbe', perché dici "della" retta reale. Rudin parla di segmento quindi
è più generico, ok. Ho il difetto di pensare geometricamente.
Post by Enrico Gregorio
Ma ti chiedevo di dimostrare che [0,1] è compatto, non (1/2,1) che
non lo è (non è chiuso in R). Un sottoinsieme compatto in uno spazio
di Hausdorff è chiuso, come si verifica "facilmente".
Copertura: {(-0.1, 0.1), {G_a}, {0.9, 1.1}}
dove
{G_a} = {I_x(0.1) | 0.1 <= x <= 0.9}
e dove I_x(0.1) è un intorno aperto di x con raggio 0.1.

Non vedo sottocopertura finita, quindi, dovendo [0,1] essere compatto,
la mia non è una copertura, ma perché?

Kiuhnm
Kiuhnm
2005-05-30 17:25:03 UTC
Permalink
Post by Kiuhnm
Non vedo sottocopertura finita, quindi, dovendo [0,1] essere compatto,
la mia non è una copertura, ma perché?
OOOOPS!

Kiuhnm
Kiuhnm
2005-05-30 17:37:42 UTC
Permalink
Post by Kiuhnm
Post by Kiuhnm
Non vedo sottocopertura finita, quindi, dovendo [0,1] essere compatto,
la mia non è una copertura, ma perché?
OOOOPS!
E un intervallo aperto non è compatto perché potrebbero esserci aperti
via via sempre più larghi in modo che il loro estremo converga in 0 o in
1? Con un intervallo chiuso ciò non è possibile perché non arriverebbero
mai ad includere i punti 0 o 1.

Kiuhnm
big.ass
2005-05-30 16:17:51 UTC
Permalink
Post by Enrico Gregorio
Post by Kiuhnm
Post by Kiuhnm
Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?
No, non ho scritto quello che pensavo(!).
Volevo dire
"Significa forse che K oltre ad essere COPERTO dalla copertura
aperta deve anche esserlo da una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?"
Mi sapreste dire perché si parla di "compattezza"?
Ogni volta che puoi scrivere K come sottoinsieme dell'unione
di un insieme di aperti, allora K è sottoinsieme dell'unione
di un sottoinsieme finito dell'insieme di aperti.
Esempio: un intervallo chiuso e limitato della retta reale.
L'idea di compattezza è nata in un altro modo: un insieme
compatto della retta (o del piano) è uno in cui ogni successione
ha una sottosuccessione convergente. Quindi "non se ne va troppo
in là", pur essendo magari infinito (ogni insieme finito è
ovviamente compatto).
La successione dei naturali, per esempio, non ha sottosuccessioni
convergenti; quindi la retta reale non è compatta.
Quando si è cominciato a studiare la topologia con gli
aperti, invece che con la convergenza, ci si è accorti della
semplice caratterizzazione della compattezza secondo la
definizione attuale.
Attenzione: se lo spazio topologico non ha certe proprietà
particolari, la "compattezza per successioni" non è
equivalente alla compattezza. Lo è negli spazi metrici
(essenzialmente perché ogni punto ha un insieme fondamentale
di intorni numerabile).
Esercizio: Può esserti utile provare a dimostrare la compattezza
di [0,1] con gli aperti e con le successioni, per vedere
somiglianze e differenza. Poi magari cimentarti nel vedere
che i due concetti sono equivalenti negli spazi metrici.
La corretta nozione equivalente usa le "reti" (cioè
successioni generalizzate aventi come dominio un
insieme ordinato diretto verso l'alto). Uno spazio
topologico è compatto se e solo se ogni rete ha una
sottorete convergente.
Ma prova a dimostrare il teorema di Tychonov con le reti!
Già non è così banale con gli aperti!
Curiosità: il teorema di Tychonov è equivalente all'assioma
di scelta.
Volevo rispondere alla 2° domanda di Kiuhnm aggiungendo, inoltre, che il
termine "compattezza" si usa più in generale (anche in logica, ad esempio)
quando si parla di un insieme S che verifica una certa proprietà sse la
stessa è verifcata da ogni sottoinsieme finito di S.
Horst Kraemer
2005-05-30 15:25:18 UTC
Permalink
Post by Kiuhnm
Post by Kiuhnm
Significa forse che K oltre ad essere sottoinsieme della copertura
aperta deve anche esserlo di una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?
No, non ho scritto quello che pensavo(!).
Volevo dire
"Significa forse che K oltre ad essere COPERTO dalla copertura
aperta deve anche esserlo da una (sotto)copertura aperta costituita da
un numero finito degli aperti della stessa collezione {G_a}?"
Si, esatto. Ogni copertura aperta di K contiene un numero finito di
elementi che gia copriscono K.


Spazi compatti sono spazi colla proprietà:

ogni filtro (ogni sequenza) ha (almeno) un punto di accumulazione.
--
Horst
Kiuhnm
2005-05-30 15:43:38 UTC
Permalink
Post by Horst Kraemer
ogni filtro (ogni sequenza) ha (almeno) un punto di accumulazione.
Cioè ogni filtro ha (almeno) un sotto-filtro convergente?

Kiuhnm
Horst Kraemer
2005-05-30 16:30:19 UTC
Permalink
Post by Kiuhnm
Post by Horst Kraemer
ogni filtro (ogni sequenza) ha (almeno) un punto di accumulazione.
Cioè ogni filtro ha (almeno) un sotto-filtro convergente?
L'inverso. Ogni filtro e parte di un filtro convergente.

[Il filtro generato di una sequenza (a_n) e un sotto-insieme del
filtro generato di una sotto-sequenza di (a_n).

Esempio: Il filtro F0 generato della sequenza 0,1,0,1,0,1,....
e' la collezione delle insieme che contengono 0 ed 1. Il filtro F1
generato della sotto-sequenza 0 0 0 0 0,... e la collezione delle
insieme che contengono 0. F0 < F1.
]
--
Horst
Kiuhnm
2005-05-30 17:19:55 UTC
Permalink
Post by Horst Kraemer
[Il filtro generato di una sequenza (a_n) e un sotto-insieme del
filtro generato di una sotto-sequenza di (a_n).
Esempio: Il filtro F0 generato della sequenza 0,1,0,1,0,1,....
e' la collezione delle insieme che contengono 0 ed 1. Il filtro F1
generato della sotto-sequenza 0 0 0 0 0,... e la collezione delle
insieme che contengono 0. F0 < F1.
]
Quindi se il filtro è maggiore, è più selettivo, cioè impone più
restrizioni, in un certo senso. Quindi quando uso google immetto una
sequenza e lui mi restituisce un filtro (sottoinsieme dei documenti
disponibili, ovviamente)?

Kiuhnm
Kiuhnm
2005-05-30 17:43:42 UTC
Permalink
Post by Kiuhnm
Quindi se il filtro è maggiore, è più selettivo, cioè impone più
restrizioni, in un certo senso. Quindi quando uso google immetto una
sequenza e lui mi restituisce un filtro (sottoinsieme dei documenti
disponibili, ovviamente)?
Però si tratta di un filtro "ordinato". I documenti sono sequenze, non
insiemi.

Kiuhnm
Arcimboldo
2005-05-31 11:05:49 UTC
Permalink
Post by Horst Kraemer
elementi che gia copriscono K.
COPRISCONO??? studiamo anche un po' di italiano oltre alla
matematica... RICOPRONO!

.a.
--
Il mattino ha l'oro in bocca. Il MATTino ha l'OrO In bOcca.
i lma tt ino ha l'o roin bocc a.ilmattinohal'oroinbocca. il ma tt in
oh al' or oi nb oc ca. il matti noha l'oroinbocca. IL MATtiNO Ha l'ORO
InBOCCa. I l m a t t i n o h a l' o r o i n b o c c a . ilmattinohal'oroin
BoCcA. iLmAtTiNoHaL'oRoInBoCcA.
Gian Paolo Bronzetti
2005-05-31 11:37:02 UTC
Permalink
Post by Horst Kraemer
elementi che gia copriscono K.
.a.
---
Ciao Paolo
Arcimboldo
2005-05-31 13:22:40 UTC
Permalink
Post by Horst Kraemer
elementi che gia copriscono K.
Ah, ok, allora mi scuso se sono stato un po' brusco :-)

.a.
--
Il mattino ha l'oro in bocca. Il MATTino ha l'OrO In bOcca.
i lma tt ino ha l'o roin bocc a.ilmattinohal'oroinbocca. il ma tt in
oh al' or oi nb oc ca. il matti noha l'oroinbocca. IL MATtiNO Ha l'ORO
InBOCCa. I l m a t t i n o h a l' o r o i n b o c c a . ilmattinohal'oroin
BoCcA. iLmAtTiNoHaL'oRoInBoCcA.
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