Post by Giorgio Pastore....
Post by superpollograzie della risposta, ma facendo un giro per il mondo ho visto che in
quasi tutte le "seconde medie" (12/13 anni) fanno equazioni e
disequazioni come previste obbligatoriamente da vari standard educativi.
....
K-8 sarebbe piu' sui 13-14 (terza media). E un anno fa molta differenza
a quell' eta'.
K-8 significa dall'asilo alla terza media. comunque eccoti il 7th grade
(12-13 anni):
http://www.dpi.state.nc.us/curriculum/mathematics/scos/2003/k-8/35grade7
da cui espungo:
...
Major Concepts/Skills
...
* Equations and inequalities
...
Post by Giorgio PastoreMa anche lasciando da parte l' anno piu' o anno meno, che vuol dire? i
programmi o le "indicazioni ministeriali" le scrivono i matematici.
magari cosi' fosse...
Post by Giorgio PastoreAnche secondo quelle italiane i nostri ragazzi dovrebbero avere
conoscenze e competenze strabilianti.Dale elemntari all' esame di stato.
Peccato che, quando me li ritrovo al primo anno di Fisica (non
Giurisprudenza!) all' universita', hanno (in media) problemi anche su
argomenti da scuola elementare!
questo significa semplicemente che non seguono un metodo che permetta
loro di MANTENERE le conoscenze oltre che ACQUISIRLE... nota che il
curriculim della NC distingue infatti fra "Major Concepts/Skills" e
"Concepts/Skills to Maintain".
Post by Giorgio PastoreE poi, mi sembrava che ci fosse un problema generalizzato a livello
internazionale sull' apprendimento della matematica. Non c'e' piu' ?
altroche'! e credo che non insegnare gli stromenti piu' idonei e
generali (es.: equazioni e sistemi lineari) per una ampia classe di
problemi da risolvere contribuisca non poco a peggiorare la situazione.
Post by Giorgio PastoreTi segnalo, se non lo conosci gia', il libretto di Paul Lockhart "Contro
l' ora di matematica". Mi sembra che non molto tempo fa era stato citato
qualche passo in questo NG. Il fuoco li' e' sul modo demotivante di
insegnare matematica e non sull' utilizzo precoce. Ma io non credo che
le due cose siano veramente tanto separate. E lavorare "per equazioni"
e' si' efficiente, ma ha lo svantaggio di automatizzare a tal punto la
soluzione da ridurre di molto quella comprensione di cosa si sta facendo
che invece serve per sviluppare un vero pensiero matematico.
questo e' un altro discorso, su cui se vuoi potremo confrontarci.
invece le difficolta' che segnali tu sulle matricole sono IMHO dovute
alla mancanza di esercizio (anche ripetitivo perche' no? il cervello e'
un muscolo...) e uso di tecniche specifiche su problemi interessanti e
non banali... non certo alla mancata suddivisione di perimetri in
bacchettine :-)
bye
--
"In confronto a RAI2, RAI3 e LA7 le televisioni di Berlusconi
sono immensamente caute ed obbiettive!"
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Date: Thu, 6 Oct 2011 13:40:25 +0200